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Per dimagrire è meglio camminare o andare in bici?

Quando si parla di dimagrimento, spesso ci si concentra su quale attività fisica possa bruciare più calorie.

Camminare e andare in bici sono due delle opzioni più popolari e accessibili, ma quale tra queste è la migliore per perdere peso? La risposta non è così semplice come potrebbe sembrare perché non dipende solo dal consumo calorico.

Donna in abito elegante su bici ridicolmente piccola

Shutterstock/Sunny studio

Il ruolo dell’attività fisica nel dimagrimento

Prima di tuffarci nelle specificità di camminare e andare in bici, è importante sottolineare che nessuna attività fisica è magicamente “la migliore” per dimagrire. La perdita di peso si verifica quando si bruciano più calorie di quante se ne consumano, un principio noto come deficit calorico.

Sia la camminata che il ciclismo possono contribuire a raggiungere questo obiettivo, ma la loro efficacia dipende dalla regolarità con cui si praticano e dall’intensità dell’attività… e da quanto mangi.

Camminare: accessibile a tutti

Camminare è un’attività a basso impatto, che richiede poco più che un paio di scarpe comode. È facilmente accessibile alla maggior parte delle persone, indipendentemente dall’età o dal livello di forma fisica. Camminare può bruciare significative quantità di calorie, soprattutto se si aumenta il ritmo o si includono percorsi con salite. Ad esempio, una persona di circa 70 kg può bruciare tra 200 e 300 calorie camminando a passo svelto per un’ora.

Uno dei vantaggi principali della camminata è che può essere facilmente integrata nella routine quotidiana, come camminare per andare al lavoro o fare una passeggiata dopo cena. Inoltre, ha un basso rischio di infortuni rispetto ad attività ad alto impatto.

Andare in bici: efficienza e intensità

Andare in bici, d’altra parte, è un’attività che può essere sia a basso che ad alto impatto, a seconda dell’intensità e del terreno. È eccellente per bruciare calorie, migliorare la salute cardiovascolare e costruire la forza nelle gambe. Per la persona di 70 kg citata in precedenza, un’ora di ciclismo a una velocità moderata può bruciare tra 400 e 700 calorie, a seconda dell’intensità e del terreno.

Il ciclismo può essere più impegnativo da inserire nella routine quotidiana rispetto alla camminata, richiedendo uno spazio sicuro per pedalare e, potenzialmente, un investimento iniziale maggiore per l’acquisto di una bicicletta. Tuttavia, per coloro che cercano un’attività ad alta intensità che possa essere praticata in meno tempo, andare in bici potrebbe essere la scelta ideale.

L’importanza del tempo

Focalizzarsi esclusivamente sul consumo calorico può essere fuorviante.

Un fattore cruciale per la perdita di peso è la consistenza e la durata dell’attività fisica nel tempo. In questo senso camminare potrebbe essere più vantaggioso per alcune persone poiché è più facile da inserire nella routine quotidiana; la facilità con cui si può aumentare la durata del cammino senza un eccessivo sforzo fisico o senza necessità di attrezzature speciali lo rende particolarmente adatto per chi è alle prime armi con l’esercizio fisico o per chi cerca un’attività a basso impatto.

Oltre le calorie: stile di vita attivo

È tuttavia cruciale comprendere che la scelta tra camminare e andare in bici non dovrebbe basarsi esclusivamente sul potenziale consumo calorico. Entrambe le attività offrono benefici significativi per la salute che vanno oltre la semplice perdita di peso, come il miglioramento della salute cardiovascolare, l’aumento della forza muscolare e la riduzione del rischio di malattie croniche.

Inoltre, l’integrazione di un’attività fisica regolare nella propria vita quotidiana è più importante della scelta dell’attività in sé. La consistenza e il piacere nell’attività scelta sono fattori cruciali per il mantenimento di uno stile di vita attivo nel lungo termine.

Un ultimo aspetto fondamentale da considerare, ma forse il più importante, è che la perdita prima e il mantenimento poi di un peso sano, non dipendono solo dall’attività fisica scelta, ma soprattutto da un approccio complessivo che include una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo. Integrare momenti di movimento nel corso della giornata, preferire le scale all’ascensore, fare una passeggiata durante la pausa pranzo o scegliere la bicicletta per spostamenti brevi sono tutti esempi di come un approccio olistico possa fare la differenza, anche se alla fine dei conti per la maggior parte delle persone è cosa e quanto metti nel piatto a determinare il risultato sulla bilancia.

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