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Unghie fragili che si spezzano: rimedi e cause

Introduzione

Da un punto di vista clinico la fragilità ungueale può essere distinta in due categorie:

  • onicoressi, più comune nei soggetti anziani, l’unghia è assottigliata e presenta striature e fissurazioni longitudinali (parallele al dito);
  • onicoschizia lamellina, più comune nelle donne, è caratterizzata da uno sfaldamento degli strati più superficiali che si osserva soprattutto livello del margine libero (il lato dell’unghia che tagliano) che assume un aspetto dentellato.
Unghia femminile spezzata

Shutterstock/InFocus.ee

 

Cause

La fragilità può essere

  • apparentemente priva di cause (idiopatica)
  • indotta da insulti esterni (ad esempio uso di solventi)
  • espressione di malattie dermatologiche (della pelle)
  • conseguenza di a malattie sistemiche (che coinvolgono l’intero organismo).

L’età è invece uno dei fattori di rischio più rilevanti (insieme a professioni che richiedano l’uso di sostanze chimiche), perché con gli anni le unghie diventano fisiologicamente meno idratate (oltre a crescere più lentamente).

Anche in gravidanza alcune donne osservano un temporaneo peggioramento della resistenza delle unghie.

Fattori esterni

In questi pazienti è possibile individuare uno o più fattori esterni in grado di aggredire il tessuto, come ad esempio:

  • lavaggi frequenti (che paradossalmente favoriscono la disidratazione dell’unghia), soprattutto in acqua calda
  • contatto prolungato/ripetuto con sostanze chimiche (solventi, detergenti, …)
  • terapie con retinoidi
  • eccessivo utilizzo di smalti e altri prodotti dermocosmetici
  • chemioterapia.

Quando visibile su una sola unghia potrebbe essere conseguenza di un trauma.

Malattie dermatologiche

Tra le malattie della pelle che più spesso si manifestano attraverso la comparsa di unghie fragili e che si sfaldano è possibile annoverano:

Malattie sistemiche

Tra le malattie sistemiche in grado di manifestarsi anche attraverso lesioni più o meno evidenti alle unghie figurano ad esempio:

Va tuttavia notato che, potendo riscontrare lo sviluppo di unghie fragili anche in soggetti sani, è difficile capire quale effettivo impatto possano avere queste condizioni sul sintomo.

In questa categoria è possibile infine annoverare anche tutte le condizioni che possano favorire carenze di vario genere, ad esempio:

Può infine essere sintomo di alcune forme tumorali, come il melanoma ungueale.

Rimedi efficaci

  1. Non mangiarti le unghie.
  2. Prima di andare a dormire applica una crema idratante (eventualmente anche più volte durante il giorno); è possibile sovrapporre uno strato di vasellina per favorirne la penetrazione (nail slugging).
  3. Usa guanti di gomma (meglio se su guanti di cotone) quando usi prodotti chimici (o anche solo per evitare frequenti e prolungati contatti con l’acqua, ad esempio lavando i piatti).
  4. Limita l’uso dello smalto e altri prodotti chimici di make-up sulle unghie (e soprattutto i prodotti usati per la rimozione).
  5. Evita di usare le unghie come strumenti per aprire lattine, grattare superfici dure e incrostate, …
  6. Tieni le unghie corte.

Esistono integratori utili?

Tradizionalmente si usa la biotina, ma le evidenze di efficacia sono limitate. È tuttavia considerata ragionevolmente sicura, per cui è possibile provarla con relativa tranquillità consapevoli della necessità di attendere qualche settimana per poter osservare i risultati sulla ricrescita dell’unghia (si ricordi solo che potrebbe alterare alcuni esami del sangue).

Cosa mangiare

Dal punto di vista delle unghie sono le proteine a fare la differenza (le unghie sono composte da cheratina, una proteina a sua volta), ma è improbabile che eccedere con questo nutriente possa apportare benefici; si raccomanda invece di puntare ad un’alimentazione sana, completa ed equilibrata che possa fornire anche e soprattutto le vitamine e i minerali utili all’intero organismo, privilegiando ad esempio il consumo di:

  • frutta e verdura,
  • cereali integrali,
  • legumi.

La biotina in particolare si trova in:

  • Alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e frattaglie (come il fegato)
  • Semi e noci
  • Alcune verdure e tuberi (come patate dolci, spinaci e broccoli).

Fonti e bibliografia

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