Partiamo dalle basi: il glucosio, una forma semplice di zucchero, è fondamentale per il funzionamento delle nostre cellule. Tutte le nostre cellule. Il corpo umano necessita di zucchero, nutriente che si trova in vari alimenti, per produrre energia.
Contrariamente a quanto si legge spesso sui social media, lo zucchero non è responsabile dello sviluppo del cancro né ne alimenta la crescita, un’idea che deriva da una semplificazione eccessiva di processi biologici complessi.
I carboidrati, che includono non solo zuccheri semplici come il glucosio e il fruttosio, ma anche quelli complessi contenuti in cereali integrali e legumi, sono la principale fonte energetica del nostro corpo. Quasi tutte le forme di carboidrati che introduciamo vengono trasformate dal nostro organismo nel più semplice glucosio, lo zucchero semplice in assoluto più comune nei processi metabolici non solo del corpo umano, ma in natura.
Le cellule cancerose, che quasi sempre tendono a crescere rapidamente perché fuori controllo, richiedono molta energia e quindi molto glucosio. Da qui nasce il mito secondo cui eliminare lo zucchero dalla dieta potrebbe aiutare a fermare la crescita del cancro o prevenirne lo sviluppo.
Come si legge anche sul sito dell’Istituto Europeo di Oncologia:
La teoria è quindi questa: se il tumore necessita di glucosio per proliferare, allora eliminando gli zuccheri dalla dieta è possibile interrompere la crescita tumorale e prevenirne anche lo sviluppo negli stadi iniziali. Sfortunatamente non è cosi semplice contrastare un tumore: tutte le nostre cellule sane necessitano di glucosio e non c’è modo, eliminando gli zuccheri, di affamare le cellule tumorali e continuare, contemporaneamente, a nutrire adeguatamente quelle sane.
Peraltro, non solo tutte le nostre cellule sane necessitano a loro volta di glucosio senza che sia possibile indirizzare selettivamente il nutrimento verso le sole cellule sane, ma anche ammettendo di adottare una dieta priva di carboidrati tutte le cellule (sane e cancerose) passerebbero semplicemente a bruciare altri altri substrati, grassi e proteine (trasformando quest’ultime in amminoacidi e poi in zucchero… chiudendo così il cerchio).
Non esistono ad oggi prove che seguire una dieta priva di carboidrati (zuccheri) riduca il rischio di cancro o aumenti le possibilità di sopravvivenza una volta diagnosticato.
Diete fortemente restrittive, con bassi apporti di carboidrati, potrebbero invece danneggiare la salute a lungo termine, eliminando fonti importanti di vitamine e fibre, nutrienti associati a un effetto protettivo dai tumori.
Nessun legame diretto, ma…
Se lo zucchero non causa direttamente il cancro, perché preoccuparsene?
Il legame indiretto tra il rischio di cancro e lo zucchero risiede nel fatto che un consumo eccessivo di cibi zuccherati può portare a un aumento di peso e l’essere in sovrappeso o obesi aumenta il rischio di più di 10 tipi di cancro. Ma va ricordato che l’aumento di peso deriva sempre da un eccesso calorico, non necessariamente da un eccesso di carboidrati.
Ridurre gli zuccheri semplici presenti nella dieta, come quello presente in bibite zuccherate e snack dolci, contribuisce quindi indirettamente a ridurre il rischio di cancro, perché riduce in realtà il rischio di sovrappeso.
Anche la scelta delle fonti di carboidrati può giocare un ruolo fondamentale, perché privilegiare cereali integrali e legumi (alimenti a basso carico glicemico) significa limitare l’escursione dei picchi di insulina, che alcuni studi osservazionali hanno mostrato essere associati a un aumento del rischio di tumori collegati all’obesità.
E quindi?
L’AIRC è molto chiara in proposito:
Sulla base di tutte le indicazioni fornite, si può dunque concludere che al momento non ci sono evidenze scientifiche che correlino direttamente il consumo di carboidrati al rischio di ammalarsi di cancro. Né tantomeno a quello di andare incontro a una recidiva per chi ha già avuto un tumore.
Tutte le associazioni medico-scientifiche che si occupano di tumori concordano invece su quelle che, d’altra parte, sono le stesse linee guida per l’alimentazione della popolazione generale:
- mangiare vario ed equilibrato,
- limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi saturi,
- privilegiare frutta, verdura, cereali integrali e fonti di proteine magre
- e limitare il consumo di alcool.
È inoltre raccomandato
- mantenere un peso corporeo sano,
- praticare regolarmente attività fisica.
Questi comportamenti non solo possono ridurre il rischio di sviluppare vari tipi di cancro, ma contribuiscono anche a promuovere uno stile di vita generale più salutare e protettivo ANCHE verso malattia metaboliche e cardiovascolari.